Cosa si intende per startup innovativa? Come si fa a crearne una? Quali caratteristiche e quali requisiti deve avere una startup innovativa?
La startup innovativa: una società di capitali un po’ speciale
Spesso si crea un po’ di confusione nell’utilizzo del termine “startup”.
E anche la legge finisce con alimentare questa poca chiarezza. Capita infatti che parli di startup, così, genericamente, anche per indicare il periodo di nascita e crescita iniziale di una determinata attività imprenditoriale o di una professione.
Quando si parla invece di “startup innovativa” ci si riferisce ad una tipologia societaria ben precisa, introdotta dal Decreto Crescita 2.0.
In questo caso viene definita come una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.
Si tratta quindi di una società di capitali a tutti gli effetti.
Essa può avere cioè la forma di:
– S.p.a. (società per azioni);
– S.a.p.a. (società in accomandita per azioni);
– S.r.l. (società a responsabilità limitata anche nella forma di s.r.l.s., cioè semplificata, o s.r.l. a capitale ridotto)
– S.E. (società europea con sede fiscale in Italia)
– società cooperativa di capitali.
Quali sono le caratteristiche di una startup innovativa?
Perchè possa avere la forma di startup innovativa, una società deve avere queste caratteristiche:
1) Innovazione e oggetto sociale
Come è intuibile dalla terminologia, una startup deve avere delle qualità innovative nell’attività sociale.
Lo oggetto sociale esclusivo o prevalente deve essere, esplicitamente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
2) Sede
Le startup sono società di capitali che possono essere costituite sia in Italia che in un altro Paese UE, a condizione che però abbiano sul territorio italiano una sede produttiva o almeno una filiale.
3) Periodo di vita
Una startup non può avere più di 60 mesi di vita. Questo vuole dire che dopo 5 anni dalla data di presentazione della domanda una società perde le caratteristiche della startup.
4) Utili
Gli utili non possono essere distribuiti. È una regola fondamentale che talvolta può fare da deterrente.
Inoltre a far capo dal secondo anno di attività la produzione annua della startup non può avere un valore superiore a 5 milioni di euro (come risultante dall’ultimo bilancio regolarmente approvato entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio).
5) Nascita
Una società può essere una startup innovativa dalla nascita.
O può nascere come una normale società di diritto civile e, avendone poi le caratteristiche, diventare startup innovativa.
Sicuramente non può essere il derivato di fusione, scissione, cessione di azienda o ramo di azienda.
Requisiti fondamentali della startup
Le startup innovative sono iscritte in una sezione speciale del registro delle imprese.
Affinché possa essere richiesta l’iscrizione, deve sussistere uno dei seguenti requisiti:
a) spese di ricerca e sviluppo
le spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 15% del maggior valore tra costo e valore totale della produzione della startup innovativa. Dalle spese devono essere escluse quelle relative all’acquisto e locazione di beni immobili.
Invece rientrano nelle spese da considerarsi a questo scopo quelle relative allo sviluppo competitivo e precompetitivo. Come ad esempio le spese relative alla predisposzione di un business plan o quelle utili alla creazione di un prototipo.
E anche le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati. Nonchè i costi lordi di personale interno e consulenti e le spese legali che riguardano la proprietà intellettuale.
b) team qualificato
Il team di lavoro di una startup deve essere qualificato, per questo uno dei requisiti riguarda il titolo di studio di coloro che ne fanno parte. Almeno 1/3 del team deve essere in possesso di un titolo di
dottorato di ricerca o deve essere un dottorando di università italiane o straniere.
Oppure si deve trattare di laureati che, da almeno tre anni, sono impegnati in attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati con sede in Italia o all’estero.
Oppure almeno i 2/3 dei soci, o collaboratori a qualsiasi titolo, devono aver conseguito la laurea magistrale.
c) brevetto
Può domandare di iscriversi nel registro speciale anche la startup che sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varieta’ vegetale (brevetto registrato) ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un software originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore. Tali privative siano direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attivita’ di impresa.
Si tratta di requisiti alternativi. Basta cioè essere in presenza anche di uno solo dei suddetti requisiti per poter fare domanda al registro speciale.
Perché conviene creare una startup innovativa?
Le startup innovative sono società di diritto civile a tutti gli effetti, regolarmente iscritte nel registro ordinario e contemporaneamente iscritte anche in un registro speciale.
È corretto allora domandarsi perché creare una startup innovativa anziché una normale società di capitali, visto che, oltretutto, nella startup vige il divieto di distribuire gli utili.
E come mai ci sia stato un tale incremento di startup negli ultimissimi anni.
La risposta è semplice e scontata: crearla offre molti vantaggi, in termini di risparmi e incentivi fiscali. Leggi l’ulteriore approfondimento su quali sono i vantaggi per le startup innovative.
A cominciare dalla costituzione. È infatti possibile creare una startup senza l’intervento del notaio, attraverso una procedura esclusivamente online messa a disposizione dalla Camera di Commercio.
Inoltre i costi di costituzione sono limitati in quanto le startup sono esonerate sia dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria che il diritto annuale per le Camera di Commercio.
Numerosi vantaggi fiscali sono previsti poi ogni anno (in particolare quest’anno, per il 2019) per chi decide di investire in una startup, nonché per i lavoratori.
Infine le startup innovative, in caso di crisi, non sono sottoposte alle normali procedure fallimentari, ma alla procedura meno invasiva di sovraindebitamento.