L’importanza della creazione di un a rete di contatti per una startup che entra nel mercato sta assumendo un peso sempre più rilevante sul suo successo o meno.
Networking: di che cosa si tratta effettivamente?
Networking significa fare “rete”, cioè stringere relazioni che possono essere proficue per far crescere un business, o che possono giovare a due o più imprese che operano nello stesso settore, o che svolgono mansioni simili o complementari.
Per fare impresa, soprattutto negli ultimi anni, è diventato fondamentale seppellire l’ascia di guerra e la mentalità dell’imprenditore contro tutti, e anzi lasciare spazio alla cooperazione fra imprese, alle partnership, in modo da affrontare le insidiose acque del mercato non da soli ma affiancati da alleati.
Inoltre il networking favorisce il collegamento tra imprenditori e professionisti che riescono a conoscersi meglio e unire le forze in modo più veloce e in scala più ampia.
I fondatori infatti possono avere buone competenze nello sviluppo del prodotto o servizio che offrono ma non competenze legali, commerciali…ecc.
Per instaurare un dialogo e creare una rete di conoscenze produttive, in ambito startup bisogna partire da presupposti specifici:
- Avere un’idea di business innovativa e interessante;
- Avere una mentalità aperta a consigli e ad aggiustamenti direzionali;
- Essere interessati agli altri per scopi professionali, ma con il desiderio di integrare i collaboratori in un progetto e formare una squadra numerosa, unita e competitiva;
- Avere una predisposizione verso una continua maturazione, professionale e umana.
Networking: come svilupparlo
Ecco alcuni suggerimenti per fare networking:
- Impara a presentare te stesso e la tua azienda. Sembra scontato ma ci sono startupper che si mettono in gioco senza aver mai lavorato su una presentazione efficace ella propria professionalità e del proprio prodotto o servizio. Sapersi presentare è fondamentale, non dimenticare che l’obbiettivo finale e vendere, ma prima bisogna sollevare interesse in chi ti ascolta.
- Usa i social. Linkedin in primis è molto utilizzato da businessman in cerca di nuove relazioni. Osserva e partecipa a gruppi, crea una buona base di followers e segui chi reputi interessante, per stringere partnership la parola d’ordine è sintonia.
- Quando si tratta di contatti, preferisci la qualità alla quantità. Creare una relazione forte e stabile richiede tempo ed energia quindi seleziona quelle più interessanti per te.
- Dimostrati altruista e disponibile. Mettendosi sempre a disposizione del prossimo, dimostrandosi utili e non chiedendo mai nulla prima di avere offerto qualcosa, ci si pone in maniera tale che gli altri, oltre che acquisire fiducia nei nostri confronti, inizino a sentire la voglia di consolidare il rapporto creatosi avviando progetti e collaborazioni comuni.
- Il follow-up. Questo termine inglese indica il gesto di tipo promozionale eseguito come richiamo di un’azione o di un argomento precedenti, serve per evitare di perdere il contatto con persone interessanti nel tempo. La prima cosa da fare quando si incontra un contatto importante è quella di ricontattarlo in temp brevi, mantenendo viva la relazione e cercando di coltivarla da subito.
La rete di imprese: un’efficace alternativa
L’aggregazione in reti di imprese ha consentito fino ad oggi alle startup e alle PMI che volevano combattere la crisi, innovare i propri prodotti e internazionalizzarsi.
I nodi fondamentali sono la condivisione del progetto e la comunicazione delle esperienze e delle competenze, pur mantenendo ferma la propria identità e individualità giuridica.
Un’aggregazione di startup in rete darebbe numerosi vantaggi alle componenti, quali:
- Un maggior accesso al credito. Gli istituti di credito hanno una maggior garanzia se hanno a che fare con un network di imprese concentrate su un unico progetto.
- Condivisione di idee e progetti innovativi che potenziano le caratteristiche e le funzionalità del prodotto che risulta più appetibile al mercato.
- Abbattimento della concorrenza e opportunità di inserirsi in nicchie di mercato.
- Gestione tramite manager di rete. La gestione di aspetti strategici, organizzativi e di governance viene svolta da una figura aggregante che spesso nelle singole start-up manca o, se presente, non possiede determinate competenze.
- Strategie marketing e commercializzazione. Le start-up nella loro maturazione presentano nella maggior parte problematiche relative alle strategie di mercato che vengono superate dal manager di rete coadiuvato da professionisti competenti.
- Consulenza contabile e finanziaria. La presenza di un manager di rete consente di tenere costantemente verificati gli indici di gestione e nel caso richiedere la consulenza di professionisti.
Le startup che fanno parte di un unico network inoltre possono avere un miglior posizionamento strategico in termini di brevetti delle proprie innovazioni e di ricerca di investimenti esteri.
Per poter regolamentare i rapporti tra le parti e formalizzare l’aggregazione è nato nel 2009 il “Contratto di Rete”, uno strumento flessibile che si adatta al progetto comune della rete.
Questo strumento e la rete d’impresa possono essere la soluzione per far crescere le startup, coinvolgendo anche le PMI che necessitano di innovazione: diventano, così, il luogo dove far emergere le eccellenze e competenze italiane trasformandole in nuovi business.
Sicuramente è fondamentale il ruolo di facilitatori e manager di rete che devono guidare le persone e aziende in questo percorso di condivisione.
“Per le Imprese (piccole o grandi), nel nuovo Villaggio Globale, la vera INNOVAZIONE è il primo passo che le allontana dall’isolamento” .
(Oiziruam Otannamma)
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