La scorsa settimana l’Italia ha tenuto il fiato sospeso in attesa del giudizio di rating che le sarebbe stato attribuito. Ma che cos’è il rating? Chi lo attribuisce?

Che cosa vuol dire rating?

Si sente spesso parlare del “rating”. Ma cos’è il rating e cosa vuol dire?

Con il termine rating si intende un giudizio che un soggetto specializzato fornisce su una società in base alla sua capacità di riuscire o meno a pagare i suoi debiti. Chi giudica è un’ agenzia di rating, che deve essere esterna e indipendente. Il giudizio viene espresso nei confronti di un qualsiasi soggetto che emetta obbligazioni. In buona sostanza l’agenzia di rating valuta se un soggetto emittente obbligazioni sia in grado di generare le risorse necessarie per onorare gli impegni economici che ha preso con i terzi.

Il mondo delle relazioni finanziarie si fonda soprattutto sulla fiducia, e il rating conta perché altro non è che un giudizio di affidabilità.

Tipologie di rating

Di solito quando si parla di rating si intende più precisamente il “rating di credito”. Ma per dare un quadro più completo bisogna distinguere tra diverse tipologie.

Rating e giudizio sul debito1) Rating di credito
Come si è già detto, si tratta del giudizio che le agenzie esprimono circa la solvibilità di un soggetto che emette obbligazioni. È un parametro utile a rendere più o meno appetibile un investimento: ovviamente più un emittente sarà giudicato in grado di pagare il dovuto alla scadenza, più un investitore avrà voglia di comprare le sue obbligazioni.

2) Rating di credito internazionale
In questo caso si parla dei giudizi che riguardano i rischi che si possono correre e i costi che si sostengono quando si trasferiscono i titoli esteri nel proprio paese. Cioè titoli espressi in valuta estera, nella propria valuta.

3) Country ceiling rating
Con questa tipologia di rating si valutano rischi e costi di un investimento che avviene all’estero, fuori dai confini nazionali. In questa giudizio vengono prese in considerazioni le possibili misure che uno Stato possa decidere di mettere in campo al fine di bloccare l’esodo di capitali.

4) Rating sul debito delle nazioni
Quando si parla di un soggetto che emette obbligazioni, si devono comprendere nella categoria anche gli Stati. Il rating di uno Stato è migliore se questo viene considerato maggiormente capace di pagare i propri debiti.

Le agenzie di rating

I giudizi sulla solvibilità e affidabilità di un soggetto nel mondo finanziario sono espressi come si è detto dalle agenzie di rating.

Esse fanno analisi finanziarie e ricerche sui dati forniti, per poi dare un valore ad un determinato titolo o ad un determinato soggetto.

Il ruolo che svolgono è fondamentale perché i loro giudizi orientano il comportamento degli investitori.

Le principali agenzie di rating sono tre. Tutte hanno sede a New York. Lavorano in sostanziale regime di oligopolio, perché altre agenzie, che pure esistono, non sono riuscite a conquistare pari autorevolezza.

1. Moody’s Corporation
È un’agenzia attiva dall’inizio del secolo scorso. Intorno al 1900 quando per la primavolta pubblicò uno studio con informazioni su un gran numero di titoli. Ad oggi i suoi report riguardano più di centomila obbligazioni finanziarie strutturate.

2. Fitch Ratings
Accanto alla sua sede principale a New York, ha anche una sede a Londra. Oltre ad avere vari uffici in giro per il mondo. È stata l’agenzia che per prima ha introdotto la scala di valutazione che viene a tutt’oggi utilizzata (da AAA a D).

3. Standard & Poor’s
È l’agenzia di rating più giovane. Nata nel 1941, oggi, S&P non è nota solo per le emissioni dei suoi giudizi. Sono presi in grande considerazione, infatti, anche i suoi indici di mercato. Uno su tutti l’indice S&P Case-Shiller del prezzo degli immobili.

Come si attribuisce il rating?

Le agenzie di rating devono compiere uno studio accorto e dettagliato prima di attribuire un determinato giudizio su una società o su uno Stato. Il motivo è chiaro: il rating influenza direttamente lo stesso mercato. Orientando gli investitori a scegliere o meno di acquistare determinati titoli o obbligazioni.

Il tipo di analisi che viene posta in essere è innanzitutto economico-finanziaria. Vengono cioè Come il rating influenza il mercatovalutati i parametri societari fondamentali: il bilancio, la capacità di produrre reddito, i flussi di cassa.

Successivamente si passa ad un’analisi di settore. Vengono cioè paragonate situazioni e contesti simili. Quest’analisi è peraltro particolarmente importante perché permette di avere anche una previsione sulle future prospettive del mercato.

Infine si passa all’analisi qualitativa: viene cioè esaminata la struttura societaria, la gestione, le scelte, gli obiettivi.

Nel caso del rating di uno Stato è inevitabile entrare, chiaramente, nel merito delle scelte politiche.

La scorsa settimana, ad esempio, per l’Italia è stato confermato da Fitch un giudizio BBB con outlook negativo.

Il risultato di Fitch è condizionato dall’attuale governo. Come è stato espressamente dichiarato, infatti, si prevede forte instabilità, con probabili elezioni anticipate prima della fine dell’anno. Questo dipenderebbe dalle divergenze ideologiche dei vertici al governo.

Bisognerebbe puntare ad una maggiore stabilità del governo, al fine di evitare l’ulteriore declassamento del debito italiano che attualmente è sul gradino più basso dell’investment grade. E scongiurare così una eventuale crisi.